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giovedì 6 settembre 2007

Ollallà

Seguendo l'esempio della zia ho voluto provare anch'io a trovare il mio nick ancestrale. Rosa perchè più attrasimante, lo potete leggere qui sotto.



In effetti cosa più inutile non poteva esserci, però oh, sono una fanciulla silenziosa, cose da dire non ne ho molte.

lunedì 3 settembre 2007

Due

Due. Due volte che accendo la radio e mi sento la pubblicità delle "Hit dell'estate 2007", in vendita in edicola allo strabiliante prezzo di tot euro e 99 insieme ad un non meglio precisato quotidiano.

Le voci che ci annunciano questa imperdibile raccolta le riconosco, sono quelle di Kris&Kris, che francamente sono anche sollevata di risentire, visto che dai tempi in cui conducevano una qualche classifica su MTV le avevo un po' perse di vista. La prima canzone che fa di sottofondo a questa pubblicità mi pare di questa estate e non ci faccio caso. Già ad un certo punto parte Gavin DeGraw e mi trovo ad urlare contro la radio che la canzone avrà 3 anni minimo. E poi, a tradimento, non capisco neanche il nome, parte la canzone di Paris Hilton.

Spengo la radio. Entrambe le volte.

Ed ora, ve lo confido, ho paura a riaccenderla.

venerdì 31 agosto 2007

La signora Occhei

Dove sta

D'estate occupa una casettina per niente appariscente, quasi completamente oscurata da alberi piantati lì attorno, forse un po' troppo vicini, e comunque nascosta ai più da un'alta siepe verde. C'è un cancello nero, una strada lastricata, della sabbia che arriva non si sa da dove. La signora Occhei in realtà non abita lì. Credo che sia di Milano, ma la cosa non è in alcun modo interessante. Ha una figlia che l'accompagna qui all'inizio dell'estate e poi viene a riprendersela alla fine.

Chi è

La signora Occhei non ha un nome proprio, o almeno, è sconosciuto ai più (ed io ovviamente sono fra i più), ma si è guadagnata questo soprannome grazie al suo fastidioso intercalare.

Citazione

- Ma che bel cane, occhei? Scommetto che ti piace stare qui con la tua nonna, occhei? Occhei? Occhei? Occhei?!!!!


Cose che sappiamo per certo della signora Occhei:

- le piacciono i pastori tedeschi. Sono i suoi cani preferiti.
- porta i capelli a caschetto.
- è bionda (finta).
- le piace passeggiare e conversare con qualsiasi essere umano le capiti a tiro.
- negli ultimi anni la si vede di meno in giro.
- non manca mai alla messa del sabato.
- ha una naturale tendenza a confondere le zie con le nonne e a non capirlo.

mercoledì 1 agosto 2007

Sotto copertura

Ho letto il titolo di un tg "Troppi debiti scolastici".
Ed ho iniziato a vagare con la mente in un mondo parallelo, fatto di debiti scolastici che siano seri, che siano reali. E cosa c'è di più reale in questo mondo parallelo, se non i soldi?

Ho collezionato parecchi debiti nei miei (per fortuna solo) cinque anni di liceo. Così tanti che non saprei neanche raccontarli, un po' per il totale disinteresse che provavo verso questi debiti, un po' per la generale confusione che ho delle varie estati passate a (non) studiare per (non) recuperarli.

Stabiliamo la cifra forfettaria di 7 debiti - ma erano di più. Se ora si stabilisse che tutti i debiti devono essere ripagati, in questo mondo parallelo, dove ogni debito equivale a x soldi, io dovrei pagare 7x.

Quindi, ho deciso, cambio nome, cambio città, cambio (in)attività, mi do alla macchia. Vi darò notizie, sparse, frammentarie, in incognito.

Cercate l'attrasimanza attorno a voi, e saprete che sono io. Oppure un qualche mio seguace.

D'ora in poi, sarò sotto copertura. Ho troppi debiti da saldare.

giovedì 26 luglio 2007

Estate...

è tempo di classifiche.

Non è che siano una mia abitudine, anzi, di solito non ne faccio, per il semplice motivo che non riesco quasi mai a trovare qualcosa di definitivo, che valga la pena di essere messo, che ne so, in una top 5. peggio ancora quando iniziano a chiedere "qual è il tuo film preferito?". beh, io lì un pochino muoio.

non ce la faccio, non ce la posso fare, a trovare la canzone preferita, il film preferito, il libro preferito. e perchè mai, poi? è uno dei miei preferiti, mi è piaciuto tantissimo, sono cose che dovrebbero bastare. se te ne dico uno, me ne dimentico almeno otto. che poi non è che uno vive pronto con la lista delle cose preferite. oppure, avete presente Alta Fedeltà di Nick Hornby? Lì il protagonista (ovviamente mi sfugge il nome, quello che nel film è John Cusack) passa il suo tempo a fare classifiche di canzoni. Ovviamente quando alla fine una giornalista gli chiede le sue 5 canzoni preferite, non dice quelle che aveva preparato e quindi la richiama per cambiare la risposta.

Che poi, diciamoci la verità, queste liste, queste classifiche, dipendono molto dal momento, dall'umore. Se ho appena rivisto un film che adoro, ti dirò sicuramente quello, anche se magari ce ne sono altri cinquanta che adoro di più.

Tutto questo discorso per dirvi che adoro V per Vendetta. Entra sicuramente in uno dei miei cinque film preferiti. Esattamente come Natalie Portman è una delle mie cinque attrici preferite. Però, per gli altri quattro ci devo pensare.

domenica 8 luglio 2007

Attrasimante

Visto che mio fratello se ne inventa di tutti i tipi, pensavo a come nascono le parole. Ho deciso di fare un esperimento e vedere come e se si può diffondere una parola assolutamente inventata e dal significato oscuro se non si hanno a disposizione dei potenti mezzi di comunicazione di massa.

La cosa è subito parsa difficile visto che ci ho messo due giorni interi ad impararla io, 'sta parola.
Però dopo un po' viene naturale, soprattutto se la infilate in ogni discorso. La parola è attrasimante.

Si tratta di un aggettivo/avverbio. Ma diventa sostantivo facilmente, attrasimanza. E se proprio volete esagerare, può essere verbo, attrasimare. Coniugate a piacere.


Esempi utili di frasi:
Eh, ma come sei attrasimante oggi!
La situazione si sta facendo attrasimante.
Che caldo attrasimante!
Che post attrasimante che sto leggendo...
Mi sa che stiamo esagerando con l'attrasimanza


e così via.

Il significato di attrasimante è secondario, in questa fase. O meglio, può assumere connotazioni positive o negative a seconda del momento. Ma comunque visto che nessuno conosce la parola potete dire che è quello che volete.

Mi raccomando, diffondete il verbo.

Perdonali padre...

Oggi doppio post, cioè mi metto un po' a posto con gli arretrati.

Mia zia mi racconta che un sabato mattina si è trovata in un bar per un rinfresco di non so quale circostanza (ma se interessa poco a me, immagino a voi), ha visto un prete e gli ha posto il seguente dilemma:

Padre, io oggi pomeriggio andrò alla mia casa in montagna per tagliare il prato, e so che non potrò arrivarci per le 4 e mezza. Visto che nel paese il servizio è alle 4 e mezza appunto, e che anche domani so che avrò del lavoro da fare, sa, tagliare il prato, le siepi, tutti i fiori... sono in peccato?

Eviterei qualsiasi commento sull'idea della domanda... se uno crede, a quel punto è giusto che ci creda anche bene, no?
Ma è comunque la risposta del prete che è stupenda:

Se lei dedica il suo lavoro al signore, non ci saranno problemi.

A questo punto non sapevo se scoppiare a ridere per l'idiozia del prete, che trova una scappatoia mica male, o per l'ingenuità di mia zia, come fai a credere a qualcosa che viene palesemente rattoppato davanti ai tuoi occhi?

mercoledì 20 giugno 2007

Tutti al mare...

Non entrare in acqua che ti bagni!

E per un attimo il mondo si ferma. Devo assolutamente capire chi l'ha detto. Mi giro e c'è questa signora, una nonna molto probabilmente, che si rivolge al nipote di 6/7 anni al massimo.
Una domanda sorge spontanea: Ma lei signora, l'aveva mai visto il mare?
Se non l'aveva mai visto, si può comunque ritenere che sapesse che ci fosse l'acqua. Aveva un costume lei e uno il bambino. Per lo meno sapeva del caldo. E quindi che l'acqua bagnasse, l'avrebbe dovuto sapere.

E se oltre a sapere che il mare c'è l'acqua la malefica signora avesse anche saputo che l'acqua bagnava? Che senso aveva portare il bambino in spiaggia, sapendo che non poteva fare il bagno?
Ma poi, perchè? Cioè, ok, ti bagni. Però poi ti asciughi. Signora, le hanno mai detto degli asciugamani?
E ancora, ma non succede la stessa cosa quando il bambino si fa la doccia? Insomma, si bagnerà anche lì...

Non bastava la scoperta dell'acqua calda. Ci voleva anche quella dell'acqua bagnata, che però, detto fra noi, è un qualche gradino più in su nella scala dell'imbecillità.

Basta, non ce la faccio più. Compatisco il bambino. Ma per essere sicura che la cosa non capiti anche a voi o a qualche conoscente, volevo informarvi.
L'acqua bagna.

Spargete la voce.

sabato 26 maggio 2007

Varie ed eventuali - aggiornamenti

Me ne sono accorta quando sono arrivata in ritardo di un'ora e 45 minuti ad una lezione. Quello è stato l'apice di una settimana perennemente in ritardo. Al che, ci ho pensato un attimo: se sono sempre in ritardo, qualcosa vorrà pur dire. Ho trovato alcune alternative possibili:
a) la tragica mancanza di organizzazione/attenzione mi impedisce di uscire all'ora giusta
b) la pressione bassa mi obbliga a fare le cose con calma e quindi avrei bisogno di più preavviso
c) ho troppa voglia di dormire (scusa che decade quando arrivo in ritardo di pomeriggio o di sera)
d) il tempo è relativo, potresti essere in anticipo tu. sulla stessa lunghezza d'onda anche il sono su un altro fuso
e) il ritardo fisico è in realtà un'inconscia compensazione dell'anticipo mentale.

ho scelto la e).

Altre notizie:

E' vero dovevo finire di parlare di smollovillo, vi ho lasciato appesi (traduzione inglese-diense© da leave someone hanging). Non perdete così tanto, ve lo assicuro. Comunque finirò, un giorno.

Ho degli aggiornamenti sui punti stima, che so che ci tenete:

8000 punti alla Svezia. Purtroppo sto per lasciarla, ma ci tornerò, ah se ci tornerò! leggetela pure come una minaccia, se volete

350 punti alla zia. ha aperto un blog senza dirmelo, ma è talmente divertente leggerlo che non solo la perdono, ma le do anche punti stima.

500 punti per Sarah Silverman, che non avevo idea di chi fosse finchè non ha preso in giro Paris Hilton agli MTV Movie Awards. Se non avete visto/sentito/letto, metto il video qui sotto



200 punti per questo blog che ho scoperto per caso. Già il nome, Nella mutanda di Miranda, mi ispira.
Lo apro e ci sono foto di Tricia Helfer, ovvero il mio cylon preferito. Purtroppo non è un blog su Battlestar Galactica, ma l'idea è comunque geniale.
Questa ragazza si è iscritta a Badoo, uno di quei siti per incontrare l'anima gemella (eh già), e fatto un profilo falso riempiendolo di foto di Tricia Helfer, appunto. Un sacco di gente c'è cascata, e ci casca tuttora, e lei riporta i tentativi di abbordaggio più idioti. Da leggere.

Concludo con un aggiornamento del gioco infinito delle targhe: sono alla 004. Purtroppo le anche viste tutte fino alla 010, ma in ordine sparso e non vale. Vabbè...

domenica 20 maggio 2007

Ho 15 giga liberi


l'ordine è fatto per essere disordinato
il bicchiere è fatto per essere riempito
la nutella è fatta per essere mangiata
la musica è fatta per essere ricordata
la luce è fatta per essere spenta
il tempo è fatto per essere sprecato
le casse sono fatte per essere al massimo
il momento è fatto per essere aspettato
la geografia è fatta per essere dimenticata
la notte è fatta per essere vissuta
il treno è fatto per essere in ritardo
le parole sono fatte per essere cancellate

lo spazio è fatto per essere riempito

giovedì 17 maggio 2007

Vorrei essere...

Vorrei essere un basso. Lo strumento dico. Nella maggior parte delle canzoni, non lo senti neanche. Tutti ascoltano le parole, l'assolo della chitarra, al massimo il piano. Si accorgono quando intervengono i violini, o più raramente i fiati. La batteria è quella che ti fa tenere il ritmo, quella che ti fa battere i piedi, tamburellare le dita.

E poi c'è il basso. Lo devi cercare con l'orecchio teso, e poi lo devi seguire, non lasciarlo mai scappare. E senti che suona una musica tutta sua. Tiene il tempo, sì, certo, ma lo scandisce in maniera diversa da qualsiasi altro strumento. Ha un ritmo tutto suo, a volte sembra che si fermi per ascoltare gli altri, per non distogliere la tua attenzione da tutto il resto.

Perchè il basso entra in gioco senza disturbare, in punta di piedi. Non pretende niente. Non chiede la tua attenzione, come la chitarra urlante, quella presuntuosa. Negli assoli ascolti lei, per forza. E' lì che ti fa sentire quanto è brava, quanto è meglio di te, quanto è il massimo a cui puoi aspirare.

Il basso non ha bisogno di mettersi in mostra. Conosce il suo valore, sa di essere fondamentale. Tiene il tempo e contemporaneamente aggiunge un qualcosa di particolare alla canzone, qualcosa di unico. Non ha bisogno di farsi sentire da tutti. Sa che ci sarà sempre qualcuno che lo apprezzerà, qualcuno che dopo un po' si stancherà di tutte queste chitarre, di tutte queste batterie e che inizierà a cercare, ad inseguire, ad ascoltare il basso. E non lo lascerà più.

E per questo, vorrei essere un basso. Lo strumento dico. O anche solo un giro. Di basso, sempre.

martedì 15 maggio 2007

Il gioco infinito (e potenzialmente mai iniziato)

Il gioco è questo: contare le targhe delle macchine che vedete. Partite appena trovate 001 e andate avanti.

Ovviamente ci sono alcune difficoltà, la prima e più evidente è che se non trovate mai la 001 il gioco non inizia. La seconda è che se subito dopo lo 001 vedete lo 003 non potete tenerlo buono finchè non trovate lo 002.
E non vale andare in un concessionario o alla motorizzazione. Valgono solo le macchine che vedete in giro o che sono parcheggiate.

Ed è proprio in un parcheggio che ho trovato la 001. Io il gioco l'ho iniziato. Ora tocca a voi.

lunedì 14 maggio 2007

Ma io non mi lamento...

O anche "non per lamentarmi". Sono due chiari segnali, che da lì a pochi secondi, sarete sommersi, inondati, subissati di lamentele.

punto uno


Le cose stanno così: c'è gente che non si lamenta mai, e gente che si lamenta sempre, pensando di non lamentarsi. Io sono rassegnata, lo so che faccio parte della seconda categoria. Però non è un problema mio più di tanto, perchè al massimo mi lamento con voi. Quindi statemi lontani.

C'è anche da dire però, che c'è di peggio in giro. C'è chi non se ne rende conto. C'è chi non vuole ammetterlo. C'è chi vi farà impazzire dalle lamentele, anche per le cose più piccole. Quindi statemi vicini.
Alla fine, lo sapete, non starete mai tranquilli.

punto due


Oggi la socia (quella che non scrive mai) mi ha chiesto "tu sei gentile con tutti tutti i giorni?". La risposta è: assolutamente no. Prima di tutto dipende da come mi sveglio. Poi anche nello stesso giorno l'umore è variabilissimo. E anche se sono di buon umore, non vedo perchè essere gentile. Con tutti. Sempre.
Non dico che vi vengo addosso o vi pesto le scarpe bianche nuove, però potrei non salutarvi. Non prendetevela, non è niente di personale. In compenso però, potrei prestarvi una penna se ne avete bisogno.

Ad un certo punto, uno fa anche bene a chiedersi se è meglio un saluto e basta o una penna nel momento del bisogno.

Tanto, qualsiasi sia la risposta, io lo so già. Qualcuno si lamenterà.

mercoledì 9 maggio 2007

100 punti stima

D'ora in poi tengo il conto.

Tutto è iniziato con mio fratello che si alza alle 2 di notte pensando di aver sentito suonare la sveglia. Scende in cucina, nota che è buio, ma la cosa non lo colpisce più di tanto. Fa colazione. Solo in quel momento si accorge dell'ora. Finisce di mangiare e torna a dormire. Qualche ora dopo suona la sveglia. Lui scende e fa colazione. Di nuovo. Perchè è un nuovo giorno.

300 punti stima al Carlo per questo. Glieli dareste anche voi, per una cosa del genere. Solo che poi si pone l'angosciante dilemma: quanti punti ha? Non glieli avevo dati anche per aver preso due 4 in una sola verifica di matematica? E quanti erano? Ma soprattutto, quando mai me lo ricoderò la prossima volta che combina qualcosa?

Anche perchè non c'è solo lui. I punti stima li ricevono tutti. Oddio, proprio tutti no, non darei mai un punto stima a Paris HIlton, neanche mezzo. Però in teoria, tutti sono eleggibili. E tutti li possono perdere. Oddio, proprio tutti no, non toglierei mai un punto stima a Paris Hilton, neanche mezzo. Lei proprio non merita di essere presa in considerazione per questa speciale classifica.

Quindi ho deciso: d'ora in poi tengo il conto e vi aggiorno.

venerdì 27 aprile 2007

Né Blu, né Ner, né Arcobalen.....di Rosso le tingerem!

Avete mai giocato a “Se fossi..”?
Se fossi un frutto…se fossi un animale…se fossi un libro…?
Ecco…io più di una volta….e alla fine tra i mille dubbi che abitano la mia testa ho capito 2 cose:
1:Che sono attorniata da gente che palesemente non si fa i cazzi suoi ma cerca di farsi i miei prendendomi anche per culo visto che prova a far passare un vero e proprio interrogatorio per un gioco;
2:Che(cosa di cui sono assolutamente certa)se fossi un personaggio dei cartoni animati…. senza dubbio sarei la Regina di Cuori in Alice nel paese delle meraviglie!
Ed il primo che pensa che sia perché abbiamo la stessa corporatura finirà DECAPITATO!
In realtà la questione è leggermente più complicata di così…voglio dire a parte il suo deprecabile gusto nel vestire io e lei abbiamo molte cose in comune…: una voce delicata,un’andatura regale,una gentilezza innata,un altruismo e un’ospitalità senza eguali,una capacità d’ascolto non indifferente,un ammirabile talento sportivo,un marito basso (ok,no.. quella non sono io ma Katie Holmes…)e soprattutto una naturale e rara, rarissima ABILITA’ CROMATICA!
Cos’è l’abilità cromatica???State scherzando?
Voglio dire.. credevate davvero che il desiderio di SUA MAESTADE di avere sempre rose rigorosamente rosse fosse sintomo di squilibrio mentale,il capriccio di una donna irosa,viziata e potente e non il frutto di un pensiero ragionato e coerente?
Assolutamente no! Io e la signora in questione siamo le custodi di una grande verità.
Signore e signori sappiate che:Gli accostamenti tra le tinte non sono per nulla casuali e anche a costo di risultare antipatici bisogna davvero insistere perché tutto ciò che ci circonda abbia un senso e un equilibrio cromatico.
Non sono impazzita.
Mi spiego meglio.
Ci sono due categorie di persone al mondo.
Quelli per cui i colori sono semplicemente colori e possono essere usati così come capita.. un po’ random insomma,con assicurato effetto arcobaleno e quelli per cui i colori non sono solo un dettaglio ma un’autentica filosofia di vita e non si sognerebbero mai di mescolarli senza armonia,consonanza e un minimo di classe.
Bene!Appreso questo è facile dedurre che io e la regina di cuori apparteniamo al secondo gruppo di gente che si rifiuta di vivere costantemente come Arlecchino.
Ed è semplice:
Dobbiamo preparare un esame?Usiamo un solo evidenziatore.
Dobbiamo indossare un maglione turchese sui jeans?Scarpe,borsa,calze,intimo,fermagli per capelli e pacco dei fazzoletti saranno assolutamente coordinati.
Dipingiamo una stanza di giallo?Tende,cuscini,lenzuola e gingilli saranno della stessa tonalità.
Creiamo la pagina di un blog?Non possiamo permetterci di lasciar fare alla nostra variopinta socia …o al Bianconiglio..,è uguale!
Con i colori è un po’ come con i profumi… mettersene 5 o 6 tutti insieme non garantisce un effetto piacevole tranne quello di allontanare zanzare e insetti molesti.
Per questo non meravigliatevi se dovessi guardarvi in maniera scettica…o se lei dovesse decidere di “tagliarvi la testa”..per i colori non c’è scelta:
né..blu..nè ner…né arcobalen….