venerdì 31 agosto 2007

La signora Occhei

Dove sta

D'estate occupa una casettina per niente appariscente, quasi completamente oscurata da alberi piantati lì attorno, forse un po' troppo vicini, e comunque nascosta ai più da un'alta siepe verde. C'è un cancello nero, una strada lastricata, della sabbia che arriva non si sa da dove. La signora Occhei in realtà non abita lì. Credo che sia di Milano, ma la cosa non è in alcun modo interessante. Ha una figlia che l'accompagna qui all'inizio dell'estate e poi viene a riprendersela alla fine.

Chi è

La signora Occhei non ha un nome proprio, o almeno, è sconosciuto ai più (ed io ovviamente sono fra i più), ma si è guadagnata questo soprannome grazie al suo fastidioso intercalare.

Citazione

- Ma che bel cane, occhei? Scommetto che ti piace stare qui con la tua nonna, occhei? Occhei? Occhei? Occhei?!!!!


Cose che sappiamo per certo della signora Occhei:

- le piacciono i pastori tedeschi. Sono i suoi cani preferiti.
- porta i capelli a caschetto.
- è bionda (finta).
- le piace passeggiare e conversare con qualsiasi essere umano le capiti a tiro.
- negli ultimi anni la si vede di meno in giro.
- non manca mai alla messa del sabato.
- ha una naturale tendenza a confondere le zie con le nonne e a non capirlo.

martedì 7 agosto 2007

Cercasi braccio destro

Sono sempre stata una sportiva da poltrona. Anche perchè, ogni volta che passo dalla poltrona alla pratica mi sfascio.
Recentemente: stavo sfoggiando le mie modeste capacità tecniche in una partita di calcio contro dei bambini (sì, proprio bambini), quando ad un certo punto c'è una palla vagante.
Mi avvento, con il tempismo di un bradipo tachicardico e la delicatezza di un comò, sull'ottenne che sta cercando di controllare il pallone, ma sorprendentemente metto male un piede. Oppure la forza dello scontro (ribadisco, bambino di otto anni) mi fa volare per terra.
Fatto sta che crollo pesantemente, irrimediabilmente e violentemente sulla spalla, e il mio braccio destro si incastra sotto di me.
Mi rialzo in un batter d'occhio (sempre se usiamo un bradipo come pietra di paragone), ma purtroppo lo sento già: il braccio è fermo, immobile, un male cane.

Non mi sono rotta niente. Però son tre giorni che giro con un braccio semi-immobile del quale posso solo utilizzare le dita, ma non per tenere in mano le cose, o afferrarle.
E l'unica cosa positiva è la borsa del ghiaccio sul gomito.

ps. sì, lo so che ottenne fa schifo come parola. trovatemene un'altra però.

mercoledì 1 agosto 2007

Sotto copertura

Ho letto il titolo di un tg "Troppi debiti scolastici".
Ed ho iniziato a vagare con la mente in un mondo parallelo, fatto di debiti scolastici che siano seri, che siano reali. E cosa c'è di più reale in questo mondo parallelo, se non i soldi?

Ho collezionato parecchi debiti nei miei (per fortuna solo) cinque anni di liceo. Così tanti che non saprei neanche raccontarli, un po' per il totale disinteresse che provavo verso questi debiti, un po' per la generale confusione che ho delle varie estati passate a (non) studiare per (non) recuperarli.

Stabiliamo la cifra forfettaria di 7 debiti - ma erano di più. Se ora si stabilisse che tutti i debiti devono essere ripagati, in questo mondo parallelo, dove ogni debito equivale a x soldi, io dovrei pagare 7x.

Quindi, ho deciso, cambio nome, cambio città, cambio (in)attività, mi do alla macchia. Vi darò notizie, sparse, frammentarie, in incognito.

Cercate l'attrasimanza attorno a voi, e saprete che sono io. Oppure un qualche mio seguace.

D'ora in poi, sarò sotto copertura. Ho troppi debiti da saldare.