Ho letto il titolo di un tg "Troppi debiti scolastici".
Ed ho iniziato a vagare con la mente in un mondo parallelo, fatto di debiti scolastici che siano seri, che siano reali. E cosa c'è di più reale in questo mondo parallelo, se non i soldi?
Ho collezionato parecchi debiti nei miei (per fortuna solo) cinque anni di liceo. Così tanti che non saprei neanche raccontarli, un po' per il totale disinteresse che provavo verso questi debiti, un po' per la generale confusione che ho delle varie estati passate a (non) studiare per (non) recuperarli.
Stabiliamo la cifra forfettaria di 7 debiti - ma erano di più. Se ora si stabilisse che tutti i debiti devono essere ripagati, in questo mondo parallelo, dove ogni debito equivale a x soldi, io dovrei pagare 7x.
Quindi, ho deciso, cambio nome, cambio città, cambio (in)attività, mi do alla macchia. Vi darò notizie, sparse, frammentarie, in incognito.
Cercate l'attrasimanza attorno a voi, e saprete che sono io. Oppure un qualche mio seguace.
D'ora in poi, sarò sotto copertura. Ho troppi debiti da saldare.
Visualizzazione post con etichetta filosodia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta filosodia. Mostra tutti i post
mercoledì 1 agosto 2007
giovedì 26 luglio 2007
Estate...
è tempo di classifiche.
Non è che siano una mia abitudine, anzi, di solito non ne faccio, per il semplice motivo che non riesco quasi mai a trovare qualcosa di definitivo, che valga la pena di essere messo, che ne so, in una top 5. peggio ancora quando iniziano a chiedere "qual è il tuo film preferito?". beh, io lì un pochino muoio.
non ce la faccio, non ce la posso fare, a trovare la canzone preferita, il film preferito, il libro preferito. e perchè mai, poi? è uno dei miei preferiti, mi è piaciuto tantissimo, sono cose che dovrebbero bastare. se te ne dico uno, me ne dimentico almeno otto. che poi non è che uno vive pronto con la lista delle cose preferite. oppure, avete presente Alta Fedeltà di Nick Hornby? Lì il protagonista (ovviamente mi sfugge il nome, quello che nel film è John Cusack) passa il suo tempo a fare classifiche di canzoni. Ovviamente quando alla fine una giornalista gli chiede le sue 5 canzoni preferite, non dice quelle che aveva preparato e quindi la richiama per cambiare la risposta.
Che poi, diciamoci la verità, queste liste, queste classifiche, dipendono molto dal momento, dall'umore. Se ho appena rivisto un film che adoro, ti dirò sicuramente quello, anche se magari ce ne sono altri cinquanta che adoro di più.
Tutto questo discorso per dirvi che adoro V per Vendetta. Entra sicuramente in uno dei miei cinque film preferiti. Esattamente come Natalie Portman è una delle mie cinque attrici preferite. Però, per gli altri quattro ci devo pensare.
Non è che siano una mia abitudine, anzi, di solito non ne faccio, per il semplice motivo che non riesco quasi mai a trovare qualcosa di definitivo, che valga la pena di essere messo, che ne so, in una top 5. peggio ancora quando iniziano a chiedere "qual è il tuo film preferito?". beh, io lì un pochino muoio.
non ce la faccio, non ce la posso fare, a trovare la canzone preferita, il film preferito, il libro preferito. e perchè mai, poi? è uno dei miei preferiti, mi è piaciuto tantissimo, sono cose che dovrebbero bastare. se te ne dico uno, me ne dimentico almeno otto. che poi non è che uno vive pronto con la lista delle cose preferite. oppure, avete presente Alta Fedeltà di Nick Hornby? Lì il protagonista (ovviamente mi sfugge il nome, quello che nel film è John Cusack) passa il suo tempo a fare classifiche di canzoni. Ovviamente quando alla fine una giornalista gli chiede le sue 5 canzoni preferite, non dice quelle che aveva preparato e quindi la richiama per cambiare la risposta.
Che poi, diciamoci la verità, queste liste, queste classifiche, dipendono molto dal momento, dall'umore. Se ho appena rivisto un film che adoro, ti dirò sicuramente quello, anche se magari ce ne sono altri cinquanta che adoro di più.
Tutto questo discorso per dirvi che adoro V per Vendetta. Entra sicuramente in uno dei miei cinque film preferiti. Esattamente come Natalie Portman è una delle mie cinque attrici preferite. Però, per gli altri quattro ci devo pensare.
domenica 8 luglio 2007
Attrasimante
Visto che mio fratello se ne inventa di tutti i tipi, pensavo a come nascono le parole. Ho deciso di fare un esperimento e vedere come e se si può diffondere una parola assolutamente inventata e dal significato oscuro se non si hanno a disposizione dei potenti mezzi di comunicazione di massa.
La cosa è subito parsa difficile visto che ci ho messo due giorni interi ad impararla io, 'sta parola.
Però dopo un po' viene naturale, soprattutto se la infilate in ogni discorso. La parola è attrasimante.
Si tratta di un aggettivo/avverbio. Ma diventa sostantivo facilmente, attrasimanza. E se proprio volete esagerare, può essere verbo, attrasimare. Coniugate a piacere.
Esempi utili di frasi:
Eh, ma come sei attrasimante oggi!
La situazione si sta facendo attrasimante.
Che caldo attrasimante!
Che post attrasimante che sto leggendo...
Mi sa che stiamo esagerando con l'attrasimanza
e così via.
Il significato di attrasimante è secondario, in questa fase. O meglio, può assumere connotazioni positive o negative a seconda del momento. Ma comunque visto che nessuno conosce la parola potete dire che è quello che volete.
Mi raccomando, diffondete il verbo.
La cosa è subito parsa difficile visto che ci ho messo due giorni interi ad impararla io, 'sta parola.
Però dopo un po' viene naturale, soprattutto se la infilate in ogni discorso. La parola è attrasimante.
Si tratta di un aggettivo/avverbio. Ma diventa sostantivo facilmente, attrasimanza. E se proprio volete esagerare, può essere verbo, attrasimare. Coniugate a piacere.
Esempi utili di frasi:
Eh, ma come sei attrasimante oggi!
La situazione si sta facendo attrasimante.
Che caldo attrasimante!
Che post attrasimante che sto leggendo...
Mi sa che stiamo esagerando con l'attrasimanza
e così via.
Il significato di attrasimante è secondario, in questa fase. O meglio, può assumere connotazioni positive o negative a seconda del momento. Ma comunque visto che nessuno conosce la parola potete dire che è quello che volete.
Mi raccomando, diffondete il verbo.
Etichette:
attrasimante,
delirio,
filosodia,
il mondo dei sogni
sabato 26 maggio 2007
Varie ed eventuali - aggiornamenti
Me ne sono accorta quando sono arrivata in ritardo di un'ora e 45 minuti ad una lezione. Quello è stato l'apice di una settimana perennemente in ritardo. Al che, ci ho pensato un attimo: se sono sempre in ritardo, qualcosa vorrà pur dire. Ho trovato alcune alternative possibili:
a) la tragica mancanza di organizzazione/attenzione mi impedisce di uscire all'ora giusta
b) la pressione bassa mi obbliga a fare le cose con calma e quindi avrei bisogno di più preavviso
c) ho troppa voglia di dormire (scusa che decade quando arrivo in ritardo di pomeriggio o di sera)
d) il tempo è relativo, potresti essere in anticipo tu. sulla stessa lunghezza d'onda anche il sono su un altro fuso
e) il ritardo fisico è in realtà un'inconscia compensazione dell'anticipo mentale.
ho scelto la e).
Altre notizie:
E' vero dovevo finire di parlare di smollovillo, vi ho lasciato appesi (traduzione inglese-diense© da leave someone hanging). Non perdete così tanto, ve lo assicuro. Comunque finirò, un giorno.
Ho degli aggiornamenti sui punti stima, che so che ci tenete:
8000 punti alla Svezia. Purtroppo sto per lasciarla, ma ci tornerò, ah se ci tornerò! leggetela pure come una minaccia, se volete
350 punti alla zia. ha aperto un blog senza dirmelo, ma è talmente divertente leggerlo che non solo la perdono, ma le do anche punti stima.
500 punti per Sarah Silverman, che non avevo idea di chi fosse finchè non ha preso in giro Paris Hilton agli MTV Movie Awards. Se non avete visto/sentito/letto, metto il video qui sotto
200 punti per questo blog che ho scoperto per caso. Già il nome, Nella mutanda di Miranda, mi ispira.
Lo apro e ci sono foto di Tricia Helfer, ovvero il mio cylon preferito. Purtroppo non è un blog su Battlestar Galactica, ma l'idea è comunque geniale.
Questa ragazza si è iscritta a Badoo, uno di quei siti per incontrare l'anima gemella (eh già), e fatto un profilo falso riempiendolo di foto di Tricia Helfer, appunto. Un sacco di gente c'è cascata, e ci casca tuttora, e lei riporta i tentativi di abbordaggio più idioti. Da leggere.
Concludo con un aggiornamento del gioco infinito delle targhe: sono alla 004. Purtroppo le anche viste tutte fino alla 010, ma in ordine sparso e non vale. Vabbè...
a) la tragica mancanza di organizzazione/attenzione mi impedisce di uscire all'ora giusta
b) la pressione bassa mi obbliga a fare le cose con calma e quindi avrei bisogno di più preavviso
c) ho troppa voglia di dormire (scusa che decade quando arrivo in ritardo di pomeriggio o di sera)
d) il tempo è relativo, potresti essere in anticipo tu. sulla stessa lunghezza d'onda anche il sono su un altro fuso
e) il ritardo fisico è in realtà un'inconscia compensazione dell'anticipo mentale.
ho scelto la e).
Altre notizie:
E' vero dovevo finire di parlare di smollovillo, vi ho lasciato appesi (traduzione inglese-diense© da leave someone hanging). Non perdete così tanto, ve lo assicuro. Comunque finirò, un giorno.
Ho degli aggiornamenti sui punti stima, che so che ci tenete:
8000 punti alla Svezia. Purtroppo sto per lasciarla, ma ci tornerò, ah se ci tornerò! leggetela pure come una minaccia, se volete
350 punti alla zia. ha aperto un blog senza dirmelo, ma è talmente divertente leggerlo che non solo la perdono, ma le do anche punti stima.
500 punti per Sarah Silverman, che non avevo idea di chi fosse finchè non ha preso in giro Paris Hilton agli MTV Movie Awards. Se non avete visto/sentito/letto, metto il video qui sotto
200 punti per questo blog che ho scoperto per caso. Già il nome, Nella mutanda di Miranda, mi ispira.

Lo apro e ci sono foto di Tricia Helfer, ovvero il mio cylon preferito. Purtroppo non è un blog su Battlestar Galactica, ma l'idea è comunque geniale.
Questa ragazza si è iscritta a Badoo, uno di quei siti per incontrare l'anima gemella (eh già), e fatto un profilo falso riempiendolo di foto di Tricia Helfer, appunto. Un sacco di gente c'è cascata, e ci casca tuttora, e lei riporta i tentativi di abbordaggio più idioti. Da leggere.
Concludo con un aggiornamento del gioco infinito delle targhe: sono alla 004. Purtroppo le anche viste tutte fino alla 010, ma in ordine sparso e non vale. Vabbè...
Etichette:
BSG,
delirio,
filosodia,
il mondo dei sogni,
link,
patologie psichiche gravi.
domenica 20 maggio 2007
Ho 15 giga liberi
l'ordine è fatto per essere disordinato
il bicchiere è fatto per essere riempito
la nutella è fatta per essere mangiata
la musica è fatta per essere ricordata
la luce è fatta per essere spenta
il tempo è fatto per essere sprecato
le casse sono fatte per essere al massimo
il momento è fatto per essere aspettato
la geografia è fatta per essere dimenticata
la notte è fatta per essere vissuta
il treno è fatto per essere in ritardo
le parole sono fatte per essere cancellate
lo spazio è fatto per essere riempito
giovedì 17 maggio 2007
Vorrei essere...
Vorrei essere un basso. Lo strumento dico. Nella maggior parte delle canzoni, non lo senti neanche. Tutti ascoltano le parole, l'assolo della chitarra, al massimo il piano. Si accorgono quando intervengono i violini, o più raramente i fiati. La batteria è quella che ti fa tenere il ritmo, quella che ti fa battere i piedi, tamburellare le dita.
E poi c'è il basso. Lo devi cercare con l'orecchio teso, e poi lo devi seguire, non lasciarlo mai scappare. E senti che suona una musica tutta sua. Tiene il tempo, sì, certo, ma lo scandisce in maniera diversa da qualsiasi altro strumento. Ha un ritmo tutto suo, a volte sembra che si fermi per ascoltare gli altri, per non distogliere la tua attenzione da tutto il resto.
Perchè il basso entra in gioco senza disturbare, in punta di piedi. Non pretende niente. Non chiede la tua attenzione, come la chitarra urlante, quella presuntuosa. Negli assoli ascolti lei, per forza. E' lì che ti fa sentire quanto è brava, quanto è meglio di te, quanto è il massimo a cui puoi aspirare.
Il basso non ha bisogno di mettersi in mostra. Conosce il suo valore, sa di essere fondamentale. Tiene il tempo e contemporaneamente aggiunge un qualcosa di particolare alla canzone, qualcosa di unico. Non ha bisogno di farsi sentire da tutti. Sa che ci sarà sempre qualcuno che lo apprezzerà, qualcuno che dopo un po' si stancherà di tutte queste chitarre, di tutte queste batterie e che inizierà a cercare, ad inseguire, ad ascoltare il basso. E non lo lascerà più.
E per questo, vorrei essere un basso. Lo strumento dico. O anche solo un giro. Di basso, sempre.
E poi c'è il basso. Lo devi cercare con l'orecchio teso, e poi lo devi seguire, non lasciarlo mai scappare. E senti che suona una musica tutta sua. Tiene il tempo, sì, certo, ma lo scandisce in maniera diversa da qualsiasi altro strumento. Ha un ritmo tutto suo, a volte sembra che si fermi per ascoltare gli altri, per non distogliere la tua attenzione da tutto il resto.
Perchè il basso entra in gioco senza disturbare, in punta di piedi. Non pretende niente. Non chiede la tua attenzione, come la chitarra urlante, quella presuntuosa. Negli assoli ascolti lei, per forza. E' lì che ti fa sentire quanto è brava, quanto è meglio di te, quanto è il massimo a cui puoi aspirare.
Il basso non ha bisogno di mettersi in mostra. Conosce il suo valore, sa di essere fondamentale. Tiene il tempo e contemporaneamente aggiunge un qualcosa di particolare alla canzone, qualcosa di unico. Non ha bisogno di farsi sentire da tutti. Sa che ci sarà sempre qualcuno che lo apprezzerà, qualcuno che dopo un po' si stancherà di tutte queste chitarre, di tutte queste batterie e che inizierà a cercare, ad inseguire, ad ascoltare il basso. E non lo lascerà più.
E per questo, vorrei essere un basso. Lo strumento dico. O anche solo un giro. Di basso, sempre.
lunedì 14 maggio 2007
Ma io non mi lamento...
O anche "non per lamentarmi". Sono due chiari segnali, che da lì a pochi secondi, sarete sommersi, inondati, subissati di lamentele.
punto uno
Le cose stanno così: c'è gente che non si lamenta mai, e gente che si lamenta sempre, pensando di non lamentarsi. Io sono rassegnata, lo so che faccio parte della seconda categoria. Però non è un problema mio più di tanto, perchè al massimo mi lamento con voi. Quindi statemi lontani.
C'è anche da dire però, che c'è di peggio in giro. C'è chi non se ne rende conto. C'è chi non vuole ammetterlo. C'è chi vi farà impazzire dalle lamentele, anche per le cose più piccole. Quindi statemi vicini.
Alla fine, lo sapete, non starete mai tranquilli.
punto due
Oggi la socia (quella che non scrive mai) mi ha chiesto "tu sei gentile con tutti tutti i giorni?". La risposta è: assolutamente no. Prima di tutto dipende da come mi sveglio. Poi anche nello stesso giorno l'umore è variabilissimo. E anche se sono di buon umore, non vedo perchè essere gentile. Con tutti. Sempre.
Non dico che vi vengo addosso o vi pesto le scarpe bianche nuove, però potrei non salutarvi. Non prendetevela, non è niente di personale. In compenso però, potrei prestarvi una penna se ne avete bisogno.
Ad un certo punto, uno fa anche bene a chiedersi se è meglio un saluto e basta o una penna nel momento del bisogno.
Tanto, qualsiasi sia la risposta, io lo so già. Qualcuno si lamenterà.
Le cose stanno così: c'è gente che non si lamenta mai, e gente che si lamenta sempre, pensando di non lamentarsi. Io sono rassegnata, lo so che faccio parte della seconda categoria. Però non è un problema mio più di tanto, perchè al massimo mi lamento con voi. Quindi statemi lontani.
C'è anche da dire però, che c'è di peggio in giro. C'è chi non se ne rende conto. C'è chi non vuole ammetterlo. C'è chi vi farà impazzire dalle lamentele, anche per le cose più piccole. Quindi statemi vicini.
Alla fine, lo sapete, non starete mai tranquilli.
Oggi la socia (quella che non scrive mai) mi ha chiesto "tu sei gentile con tutti tutti i giorni?". La risposta è: assolutamente no. Prima di tutto dipende da come mi sveglio. Poi anche nello stesso giorno l'umore è variabilissimo. E anche se sono di buon umore, non vedo perchè essere gentile. Con tutti. Sempre.
Non dico che vi vengo addosso o vi pesto le scarpe bianche nuove, però potrei non salutarvi. Non prendetevela, non è niente di personale. In compenso però, potrei prestarvi una penna se ne avete bisogno.
Ad un certo punto, uno fa anche bene a chiedersi se è meglio un saluto e basta o una penna nel momento del bisogno.
Tanto, qualsiasi sia la risposta, io lo so già. Qualcuno si lamenterà.
Etichette:
delirio,
filosodia,
patologie psichiche gravi.
Iscriviti a:
Post (Atom)