lunedì 8 ottobre 2007

Voglio essere...


Mi pare che siano troppe Simpson in giro. Quelle due sorelle che fingono di cantare e poi cantano in playback e fingono di ballare, e una di loro finge anche di recitare, le evito per il momento. Spero per un momento molto lungo.

Mi occupo delle gialle Simpson. Lisa, sì ok, perchè Lisa è quello che tutte le ragazze dovrebbero/vorrebbero essere. Intelligente, battagliera, fiera delle sue idee, femminista ad oltranza, sa sempre cosa dire, come dirlo, ha un solo vestito e non si preoccupa del fatto che sia fisicamente impossibile che non le cada, così come è messo.

Ma soprattutto Maggie. Perchè Maggie non parla. Perchè Maggie gira in ginocchio. Perchè il ciuccio di Maggie è più espressivo di Ben Affleck, tanto per dirne uno. E perchè, pur non parlando, non camminando, e facendo veramente poche cose, riesce sempre ad essere protagonista.

Lei ti da veramente l'impressione di sapere. Siede lì, guarda e sa. Un po' potrebbe sapere perchè è figlia degli alieni verdi, quelli che guardano i Simpson e sanno. Un po' perchè forse è l'unica che ha capito tutto.
Inutile affannarsi, inutile criticare, inutile esprimersi. E' l'osservatrice ideale, perfetta. Ma quando serve entra anche in azione. Mica per niente è lei a sparare a Burns (sì, sì, ripetetevi che è stato un incidente...)

E non è che non parla perchè non sa, non è che non parla perchè non può. Non parla perchè, in fondo, sa che nessuno potrebbe mai capirla. E quindi resta lì col suo ciuccio ad osservare la sua famiglia...

giovedì 6 settembre 2007

Ollallà

Seguendo l'esempio della zia ho voluto provare anch'io a trovare il mio nick ancestrale. Rosa perchè più attrasimante, lo potete leggere qui sotto.



In effetti cosa più inutile non poteva esserci, però oh, sono una fanciulla silenziosa, cose da dire non ne ho molte.

lunedì 3 settembre 2007

Due

Due. Due volte che accendo la radio e mi sento la pubblicità delle "Hit dell'estate 2007", in vendita in edicola allo strabiliante prezzo di tot euro e 99 insieme ad un non meglio precisato quotidiano.

Le voci che ci annunciano questa imperdibile raccolta le riconosco, sono quelle di Kris&Kris, che francamente sono anche sollevata di risentire, visto che dai tempi in cui conducevano una qualche classifica su MTV le avevo un po' perse di vista. La prima canzone che fa di sottofondo a questa pubblicità mi pare di questa estate e non ci faccio caso. Già ad un certo punto parte Gavin DeGraw e mi trovo ad urlare contro la radio che la canzone avrà 3 anni minimo. E poi, a tradimento, non capisco neanche il nome, parte la canzone di Paris Hilton.

Spengo la radio. Entrambe le volte.

Ed ora, ve lo confido, ho paura a riaccenderla.

venerdì 31 agosto 2007

La signora Occhei

Dove sta

D'estate occupa una casettina per niente appariscente, quasi completamente oscurata da alberi piantati lì attorno, forse un po' troppo vicini, e comunque nascosta ai più da un'alta siepe verde. C'è un cancello nero, una strada lastricata, della sabbia che arriva non si sa da dove. La signora Occhei in realtà non abita lì. Credo che sia di Milano, ma la cosa non è in alcun modo interessante. Ha una figlia che l'accompagna qui all'inizio dell'estate e poi viene a riprendersela alla fine.

Chi è

La signora Occhei non ha un nome proprio, o almeno, è sconosciuto ai più (ed io ovviamente sono fra i più), ma si è guadagnata questo soprannome grazie al suo fastidioso intercalare.

Citazione

- Ma che bel cane, occhei? Scommetto che ti piace stare qui con la tua nonna, occhei? Occhei? Occhei? Occhei?!!!!


Cose che sappiamo per certo della signora Occhei:

- le piacciono i pastori tedeschi. Sono i suoi cani preferiti.
- porta i capelli a caschetto.
- è bionda (finta).
- le piace passeggiare e conversare con qualsiasi essere umano le capiti a tiro.
- negli ultimi anni la si vede di meno in giro.
- non manca mai alla messa del sabato.
- ha una naturale tendenza a confondere le zie con le nonne e a non capirlo.

martedì 7 agosto 2007

Cercasi braccio destro

Sono sempre stata una sportiva da poltrona. Anche perchè, ogni volta che passo dalla poltrona alla pratica mi sfascio.
Recentemente: stavo sfoggiando le mie modeste capacità tecniche in una partita di calcio contro dei bambini (sì, proprio bambini), quando ad un certo punto c'è una palla vagante.
Mi avvento, con il tempismo di un bradipo tachicardico e la delicatezza di un comò, sull'ottenne che sta cercando di controllare il pallone, ma sorprendentemente metto male un piede. Oppure la forza dello scontro (ribadisco, bambino di otto anni) mi fa volare per terra.
Fatto sta che crollo pesantemente, irrimediabilmente e violentemente sulla spalla, e il mio braccio destro si incastra sotto di me.
Mi rialzo in un batter d'occhio (sempre se usiamo un bradipo come pietra di paragone), ma purtroppo lo sento già: il braccio è fermo, immobile, un male cane.

Non mi sono rotta niente. Però son tre giorni che giro con un braccio semi-immobile del quale posso solo utilizzare le dita, ma non per tenere in mano le cose, o afferrarle.
E l'unica cosa positiva è la borsa del ghiaccio sul gomito.

ps. sì, lo so che ottenne fa schifo come parola. trovatemene un'altra però.

mercoledì 1 agosto 2007

Sotto copertura

Ho letto il titolo di un tg "Troppi debiti scolastici".
Ed ho iniziato a vagare con la mente in un mondo parallelo, fatto di debiti scolastici che siano seri, che siano reali. E cosa c'è di più reale in questo mondo parallelo, se non i soldi?

Ho collezionato parecchi debiti nei miei (per fortuna solo) cinque anni di liceo. Così tanti che non saprei neanche raccontarli, un po' per il totale disinteresse che provavo verso questi debiti, un po' per la generale confusione che ho delle varie estati passate a (non) studiare per (non) recuperarli.

Stabiliamo la cifra forfettaria di 7 debiti - ma erano di più. Se ora si stabilisse che tutti i debiti devono essere ripagati, in questo mondo parallelo, dove ogni debito equivale a x soldi, io dovrei pagare 7x.

Quindi, ho deciso, cambio nome, cambio città, cambio (in)attività, mi do alla macchia. Vi darò notizie, sparse, frammentarie, in incognito.

Cercate l'attrasimanza attorno a voi, e saprete che sono io. Oppure un qualche mio seguace.

D'ora in poi, sarò sotto copertura. Ho troppi debiti da saldare.

giovedì 26 luglio 2007

Estate...

è tempo di classifiche.

Non è che siano una mia abitudine, anzi, di solito non ne faccio, per il semplice motivo che non riesco quasi mai a trovare qualcosa di definitivo, che valga la pena di essere messo, che ne so, in una top 5. peggio ancora quando iniziano a chiedere "qual è il tuo film preferito?". beh, io lì un pochino muoio.

non ce la faccio, non ce la posso fare, a trovare la canzone preferita, il film preferito, il libro preferito. e perchè mai, poi? è uno dei miei preferiti, mi è piaciuto tantissimo, sono cose che dovrebbero bastare. se te ne dico uno, me ne dimentico almeno otto. che poi non è che uno vive pronto con la lista delle cose preferite. oppure, avete presente Alta Fedeltà di Nick Hornby? Lì il protagonista (ovviamente mi sfugge il nome, quello che nel film è John Cusack) passa il suo tempo a fare classifiche di canzoni. Ovviamente quando alla fine una giornalista gli chiede le sue 5 canzoni preferite, non dice quelle che aveva preparato e quindi la richiama per cambiare la risposta.

Che poi, diciamoci la verità, queste liste, queste classifiche, dipendono molto dal momento, dall'umore. Se ho appena rivisto un film che adoro, ti dirò sicuramente quello, anche se magari ce ne sono altri cinquanta che adoro di più.

Tutto questo discorso per dirvi che adoro V per Vendetta. Entra sicuramente in uno dei miei cinque film preferiti. Esattamente come Natalie Portman è una delle mie cinque attrici preferite. Però, per gli altri quattro ci devo pensare.