Visto che mio fratello se ne inventa di tutti i tipi, pensavo a come nascono le parole. Ho deciso di fare un esperimento e vedere come e se si può diffondere una parola assolutamente inventata e dal significato oscuro se non si hanno a disposizione dei potenti mezzi di comunicazione di massa.
La cosa è subito parsa difficile visto che ci ho messo due giorni interi ad impararla io, 'sta parola.
Però dopo un po' viene naturale, soprattutto se la infilate in ogni discorso. La parola è attrasimante.
Si tratta di un aggettivo/avverbio. Ma diventa sostantivo facilmente, attrasimanza. E se proprio volete esagerare, può essere verbo, attrasimare. Coniugate a piacere.
Esempi utili di frasi:
Eh, ma come sei attrasimante oggi!
La situazione si sta facendo attrasimante.
Che caldo attrasimante!
Che post attrasimante che sto leggendo...
Mi sa che stiamo esagerando con l'attrasimanza
e così via.
Il significato di attrasimante è secondario, in questa fase. O meglio, può assumere connotazioni positive o negative a seconda del momento. Ma comunque visto che nessuno conosce la parola potete dire che è quello che volete.
Mi raccomando, diffondete il verbo.
domenica 8 luglio 2007
Perdonali padre...
Oggi doppio post, cioè mi metto un po' a posto con gli arretrati.
Mia zia mi racconta che un sabato mattina si è trovata in un bar per un rinfresco di non so quale circostanza (ma se interessa poco a me, immagino a voi), ha visto un prete e gli ha posto il seguente dilemma:
Padre, io oggi pomeriggio andrò alla mia casa in montagna per tagliare il prato, e so che non potrò arrivarci per le 4 e mezza. Visto che nel paese il servizio è alle 4 e mezza appunto, e che anche domani so che avrò del lavoro da fare, sa, tagliare il prato, le siepi, tutti i fiori... sono in peccato?
Eviterei qualsiasi commento sull'idea della domanda... se uno crede, a quel punto è giusto che ci creda anche bene, no?
Ma è comunque la risposta del prete che è stupenda:
Se lei dedica il suo lavoro al signore, non ci saranno problemi.
A questo punto non sapevo se scoppiare a ridere per l'idiozia del prete, che trova una scappatoia mica male, o per l'ingenuità di mia zia, come fai a credere a qualcosa che viene palesemente rattoppato davanti ai tuoi occhi?
Mia zia mi racconta che un sabato mattina si è trovata in un bar per un rinfresco di non so quale circostanza (ma se interessa poco a me, immagino a voi), ha visto un prete e gli ha posto il seguente dilemma:
Padre, io oggi pomeriggio andrò alla mia casa in montagna per tagliare il prato, e so che non potrò arrivarci per le 4 e mezza. Visto che nel paese il servizio è alle 4 e mezza appunto, e che anche domani so che avrò del lavoro da fare, sa, tagliare il prato, le siepi, tutti i fiori... sono in peccato?
Eviterei qualsiasi commento sull'idea della domanda... se uno crede, a quel punto è giusto che ci creda anche bene, no?
Ma è comunque la risposta del prete che è stupenda:
Se lei dedica il suo lavoro al signore, non ci saranno problemi.
A questo punto non sapevo se scoppiare a ridere per l'idiozia del prete, che trova una scappatoia mica male, o per l'ingenuità di mia zia, come fai a credere a qualcosa che viene palesemente rattoppato davanti ai tuoi occhi?
mercoledì 20 giugno 2007
Tutti al mare...
Non entrare in acqua che ti bagni!
E per un attimo il mondo si ferma. Devo assolutamente capire chi l'ha detto. Mi giro e c'è questa signora, una nonna molto probabilmente, che si rivolge al nipote di 6/7 anni al massimo.
Una domanda sorge spontanea: Ma lei signora, l'aveva mai visto il mare?
Se non l'aveva mai visto, si può comunque ritenere che sapesse che ci fosse l'acqua. Aveva un costume lei e uno il bambino. Per lo meno sapeva del caldo. E quindi che l'acqua bagnasse, l'avrebbe dovuto sapere.
E se oltre a sapere che il mare c'è l'acqua la malefica signora avesse anche saputo che l'acqua bagnava? Che senso aveva portare il bambino in spiaggia, sapendo che non poteva fare il bagno?
Ma poi, perchè? Cioè, ok, ti bagni. Però poi ti asciughi. Signora, le hanno mai detto degli asciugamani?
E ancora, ma non succede la stessa cosa quando il bambino si fa la doccia? Insomma, si bagnerà anche lì...
Non bastava la scoperta dell'acqua calda. Ci voleva anche quella dell'acqua bagnata, che però, detto fra noi, è un qualche gradino più in su nella scala dell'imbecillità.
Basta, non ce la faccio più. Compatisco il bambino. Ma per essere sicura che la cosa non capiti anche a voi o a qualche conoscente, volevo informarvi.
L'acqua bagna.
Spargete la voce.
E per un attimo il mondo si ferma. Devo assolutamente capire chi l'ha detto. Mi giro e c'è questa signora, una nonna molto probabilmente, che si rivolge al nipote di 6/7 anni al massimo.
Una domanda sorge spontanea: Ma lei signora, l'aveva mai visto il mare?
Se non l'aveva mai visto, si può comunque ritenere che sapesse che ci fosse l'acqua. Aveva un costume lei e uno il bambino. Per lo meno sapeva del caldo. E quindi che l'acqua bagnasse, l'avrebbe dovuto sapere.
E se oltre a sapere che il mare c'è l'acqua la malefica signora avesse anche saputo che l'acqua bagnava? Che senso aveva portare il bambino in spiaggia, sapendo che non poteva fare il bagno?
Ma poi, perchè? Cioè, ok, ti bagni. Però poi ti asciughi. Signora, le hanno mai detto degli asciugamani?
E ancora, ma non succede la stessa cosa quando il bambino si fa la doccia? Insomma, si bagnerà anche lì...
Non bastava la scoperta dell'acqua calda. Ci voleva anche quella dell'acqua bagnata, che però, detto fra noi, è un qualche gradino più in su nella scala dell'imbecillità.
Basta, non ce la faccio più. Compatisco il bambino. Ma per essere sicura che la cosa non capiti anche a voi o a qualche conoscente, volevo informarvi.
L'acqua bagna.
Spargete la voce.
sabato 26 maggio 2007
Varie ed eventuali - aggiornamenti
Me ne sono accorta quando sono arrivata in ritardo di un'ora e 45 minuti ad una lezione. Quello è stato l'apice di una settimana perennemente in ritardo. Al che, ci ho pensato un attimo: se sono sempre in ritardo, qualcosa vorrà pur dire. Ho trovato alcune alternative possibili:
a) la tragica mancanza di organizzazione/attenzione mi impedisce di uscire all'ora giusta
b) la pressione bassa mi obbliga a fare le cose con calma e quindi avrei bisogno di più preavviso
c) ho troppa voglia di dormire (scusa che decade quando arrivo in ritardo di pomeriggio o di sera)
d) il tempo è relativo, potresti essere in anticipo tu. sulla stessa lunghezza d'onda anche il sono su un altro fuso
e) il ritardo fisico è in realtà un'inconscia compensazione dell'anticipo mentale.
ho scelto la e).
Altre notizie:
E' vero dovevo finire di parlare di smollovillo, vi ho lasciato appesi (traduzione inglese-diense© da leave someone hanging). Non perdete così tanto, ve lo assicuro. Comunque finirò, un giorno.
Ho degli aggiornamenti sui punti stima, che so che ci tenete:
8000 punti alla Svezia. Purtroppo sto per lasciarla, ma ci tornerò, ah se ci tornerò! leggetela pure come una minaccia, se volete
350 punti alla zia. ha aperto un blog senza dirmelo, ma è talmente divertente leggerlo che non solo la perdono, ma le do anche punti stima.
500 punti per Sarah Silverman, che non avevo idea di chi fosse finchè non ha preso in giro Paris Hilton agli MTV Movie Awards. Se non avete visto/sentito/letto, metto il video qui sotto
200 punti per questo blog che ho scoperto per caso. Già il nome, Nella mutanda di Miranda, mi ispira.
Lo apro e ci sono foto di Tricia Helfer, ovvero il mio cylon preferito. Purtroppo non è un blog su Battlestar Galactica, ma l'idea è comunque geniale.
Questa ragazza si è iscritta a Badoo, uno di quei siti per incontrare l'anima gemella (eh già), e fatto un profilo falso riempiendolo di foto di Tricia Helfer, appunto. Un sacco di gente c'è cascata, e ci casca tuttora, e lei riporta i tentativi di abbordaggio più idioti. Da leggere.
Concludo con un aggiornamento del gioco infinito delle targhe: sono alla 004. Purtroppo le anche viste tutte fino alla 010, ma in ordine sparso e non vale. Vabbè...
a) la tragica mancanza di organizzazione/attenzione mi impedisce di uscire all'ora giusta
b) la pressione bassa mi obbliga a fare le cose con calma e quindi avrei bisogno di più preavviso
c) ho troppa voglia di dormire (scusa che decade quando arrivo in ritardo di pomeriggio o di sera)
d) il tempo è relativo, potresti essere in anticipo tu. sulla stessa lunghezza d'onda anche il sono su un altro fuso
e) il ritardo fisico è in realtà un'inconscia compensazione dell'anticipo mentale.
ho scelto la e).
Altre notizie:
E' vero dovevo finire di parlare di smollovillo, vi ho lasciato appesi (traduzione inglese-diense© da leave someone hanging). Non perdete così tanto, ve lo assicuro. Comunque finirò, un giorno.
Ho degli aggiornamenti sui punti stima, che so che ci tenete:
8000 punti alla Svezia. Purtroppo sto per lasciarla, ma ci tornerò, ah se ci tornerò! leggetela pure come una minaccia, se volete
350 punti alla zia. ha aperto un blog senza dirmelo, ma è talmente divertente leggerlo che non solo la perdono, ma le do anche punti stima.
500 punti per Sarah Silverman, che non avevo idea di chi fosse finchè non ha preso in giro Paris Hilton agli MTV Movie Awards. Se non avete visto/sentito/letto, metto il video qui sotto
200 punti per questo blog che ho scoperto per caso. Già il nome, Nella mutanda di Miranda, mi ispira.

Lo apro e ci sono foto di Tricia Helfer, ovvero il mio cylon preferito. Purtroppo non è un blog su Battlestar Galactica, ma l'idea è comunque geniale.
Questa ragazza si è iscritta a Badoo, uno di quei siti per incontrare l'anima gemella (eh già), e fatto un profilo falso riempiendolo di foto di Tricia Helfer, appunto. Un sacco di gente c'è cascata, e ci casca tuttora, e lei riporta i tentativi di abbordaggio più idioti. Da leggere.
Concludo con un aggiornamento del gioco infinito delle targhe: sono alla 004. Purtroppo le anche viste tutte fino alla 010, ma in ordine sparso e non vale. Vabbè...
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domenica 20 maggio 2007
Ho 15 giga liberi
l'ordine è fatto per essere disordinato
il bicchiere è fatto per essere riempito
la nutella è fatta per essere mangiata
la musica è fatta per essere ricordata
la luce è fatta per essere spenta
il tempo è fatto per essere sprecato
le casse sono fatte per essere al massimo
il momento è fatto per essere aspettato
la geografia è fatta per essere dimenticata
la notte è fatta per essere vissuta
il treno è fatto per essere in ritardo
le parole sono fatte per essere cancellate
lo spazio è fatto per essere riempito
venerdì 18 maggio 2007
Smallville - Tu is megl che uan
Eravamo rimasti... ad un certo punto. Ora, voglio riassumere il più velocemente possibile le cose poco interessanti per arrivare all'entusiasmante finale di stagione, una cosa mai vista prima.
Parto dalle relazioni, anzi dai triangoli che questo capolavoro di telefilm ci propina da una vita. Quest'anno invece che UN triangolo, il tipico Clark/Lagna/Lex, ce ne danno tre. Gli altri due infatti sono Clark/Chloe/Jimmy e Clark/Lois/OliverGreenArrow. Se vi pare che 3 ragazze per Clark siano troppe, siete d'accordo con me. Ma infatti non se ne piglia nessuna. Ma andiamo con ordine.
a) Lois esce con OliverGreenArrow (d'ora in poi Olly), scopre la sua identità segreta e Olly per salvarsi chiede a Clark di travestirsi da Green Arrow e fare un balletto davanti a Lois mentre lui è nelle vicinanze. La cosa non va secondo i piani: Lois bacia Clark vestito da Green Arrow e viene fuori che Clark bacia molto meglio di Olly (parole di Lois).
b) Chloe ama Clark dalla terza elementare circa. Clark non la vede neanche (ci sono stati, uhm, 3 baci a memoria mia, in ben 6 stagioni). Quindi Chloe si rassegna e si accontenta di Jimmy, solo che ad un certo punto Jimmy capisce di essere un rimpiazzo e molla Chloe. La cosa dura poco, perchè Jimmy ci era simpatico e non c'era nessun valido motivo per farlo apparire se non a fianco di Chloe.
c) Questo è il mio preferito. Non sopporto Lagna più o meno da quando ho iniziato a vedere Smallville e lei era innamorata (senza saperlo ancora) di Clark. Clark la ama più o meno dalla terza elementare. Lex da un po' più avanti, ma solo perchè prima non la conosceva.
Quando l'anno scorso Clark e Lana si sono lasciati Lex si è inserito subito, avendo capito che Lana da sola non può sopravvivere (piccola parentesi: ha 20 anni, non studia, non lavora, non ha famiglia... senza Lex probabilmente sarebbe in mezzo ad una strada).
Lana e Clark da innamoratissimi non si parlano più, perchè Lana ha capito che c'è qualcosa che lui non le dice.
Lex e Lana vivono insieme ma pare non si parlino neanche. Ma è tutta una mia impressione, peraltro sbagliata.
Perchè viene fuori che lei è incinta.
Cosa può fare un povero miliardario (Lex) in queste circostanze? Ma se la sposa, ovvio. Lei accetta colma di gioia, anche perchè a fare la ragazza madre disoccupata e senza un tetto... non era una cosa che l'attirava.
Clark, non la prende bene. Anzi, la sera della cena in cui annunciano il loro fidanzamento si presenta abbracciato a Lois tutto vestito di pelle... ma era sotto l'effetto della fastidiosissima kryptonite rossa e quindi nessuno gliene fa un problema. Giusto un po' Lex quando lo invita al matrimonio dicendo "così vedrai con i tuoi occhi che ama me e non te, tiè".
Il matrimonio, contro ogni previsione, si tiene. Ma con questi inghippi: Lana che ha finalmente scoperto il segreto di Clark la mattina promette a Clark di mollare Lex prima di andare in chiesa, poi però parla con Lionel (il padre di Lex, che per una specie di ironia della sorte ha così tanti capelli da poterne prestare la metà al figlio ed averne ancora abbastanza) che minaccia di uccidere Clark se lei non sposa Lex. (sì, questa frase è troppo contorta, ma cercate di capirmi). Il "ginecologo" di Lana viene ucciso da Lex 10 minuti prima del matrimonio. Solo perchè aveva chiesto 5 milioni di dollari (o dieci, una cifra comunque ridicola di fronte ad un super multi mega ultra miliardario del calibro di Lex Luthor) per non dire a Lana che la sua gravidanza è falsa.
Quindi, piena di gioia Lana si dirige all'altare e sposa Lex. Dieci minuti dopo Clark è già lì che non si capacita del perchè e percome e lei mente spudoratamente dicendo "io non ti amo, fattene una ragione". Tipo due giorni dopo perde il bambino. Ma in realtà il suo nuovo dottore all'ospedale le dice che non era mai stata incinta. A dire la verità la accusa di aver cercato di incastrare un Luthor, ma vabbè.
Ok, la cosa è venuta lunghissima, ma la prossima volta prometto che finisco e vi racconto tutto di come finisce la stagione e, forse, muore qualcuno. Non solo, ma avrò così tante foto la prossima volta che non posso metterle anche oggi.
Parto dalle relazioni, anzi dai triangoli che questo capolavoro di telefilm ci propina da una vita. Quest'anno invece che UN triangolo, il tipico Clark/Lagna/Lex, ce ne danno tre. Gli altri due infatti sono Clark/Chloe/Jimmy e Clark/Lois/OliverGreenArrow. Se vi pare che 3 ragazze per Clark siano troppe, siete d'accordo con me. Ma infatti non se ne piglia nessuna. Ma andiamo con ordine.
a) Lois esce con OliverGreenArrow (d'ora in poi Olly), scopre la sua identità segreta e Olly per salvarsi chiede a Clark di travestirsi da Green Arrow e fare un balletto davanti a Lois mentre lui è nelle vicinanze. La cosa non va secondo i piani: Lois bacia Clark vestito da Green Arrow e viene fuori che Clark bacia molto meglio di Olly (parole di Lois).
b) Chloe ama Clark dalla terza elementare circa. Clark non la vede neanche (ci sono stati, uhm, 3 baci a memoria mia, in ben 6 stagioni). Quindi Chloe si rassegna e si accontenta di Jimmy, solo che ad un certo punto Jimmy capisce di essere un rimpiazzo e molla Chloe. La cosa dura poco, perchè Jimmy ci era simpatico e non c'era nessun valido motivo per farlo apparire se non a fianco di Chloe.
c) Questo è il mio preferito. Non sopporto Lagna più o meno da quando ho iniziato a vedere Smallville e lei era innamorata (senza saperlo ancora) di Clark. Clark la ama più o meno dalla terza elementare. Lex da un po' più avanti, ma solo perchè prima non la conosceva.
Quando l'anno scorso Clark e Lana si sono lasciati Lex si è inserito subito, avendo capito che Lana da sola non può sopravvivere (piccola parentesi: ha 20 anni, non studia, non lavora, non ha famiglia... senza Lex probabilmente sarebbe in mezzo ad una strada).
Lana e Clark da innamoratissimi non si parlano più, perchè Lana ha capito che c'è qualcosa che lui non le dice.
Lex e Lana vivono insieme ma pare non si parlino neanche. Ma è tutta una mia impressione, peraltro sbagliata.
Perchè viene fuori che lei è incinta.
Cosa può fare un povero miliardario (Lex) in queste circostanze? Ma se la sposa, ovvio. Lei accetta colma di gioia, anche perchè a fare la ragazza madre disoccupata e senza un tetto... non era una cosa che l'attirava.
Clark, non la prende bene. Anzi, la sera della cena in cui annunciano il loro fidanzamento si presenta abbracciato a Lois tutto vestito di pelle... ma era sotto l'effetto della fastidiosissima kryptonite rossa e quindi nessuno gliene fa un problema. Giusto un po' Lex quando lo invita al matrimonio dicendo "così vedrai con i tuoi occhi che ama me e non te, tiè".
Il matrimonio, contro ogni previsione, si tiene. Ma con questi inghippi: Lana che ha finalmente scoperto il segreto di Clark la mattina promette a Clark di mollare Lex prima di andare in chiesa, poi però parla con Lionel (il padre di Lex, che per una specie di ironia della sorte ha così tanti capelli da poterne prestare la metà al figlio ed averne ancora abbastanza) che minaccia di uccidere Clark se lei non sposa Lex. (sì, questa frase è troppo contorta, ma cercate di capirmi). Il "ginecologo" di Lana viene ucciso da Lex 10 minuti prima del matrimonio. Solo perchè aveva chiesto 5 milioni di dollari (o dieci, una cifra comunque ridicola di fronte ad un super multi mega ultra miliardario del calibro di Lex Luthor) per non dire a Lana che la sua gravidanza è falsa.
Quindi, piena di gioia Lana si dirige all'altare e sposa Lex. Dieci minuti dopo Clark è già lì che non si capacita del perchè e percome e lei mente spudoratamente dicendo "io non ti amo, fattene una ragione". Tipo due giorni dopo perde il bambino. Ma in realtà il suo nuovo dottore all'ospedale le dice che non era mai stata incinta. A dire la verità la accusa di aver cercato di incastrare un Luthor, ma vabbè.
Ok, la cosa è venuta lunghissima, ma la prossima volta prometto che finisco e vi racconto tutto di come finisce la stagione e, forse, muore qualcuno. Non solo, ma avrò così tante foto la prossima volta che non posso metterle anche oggi.
giovedì 17 maggio 2007
Vorrei essere...
Vorrei essere un basso. Lo strumento dico. Nella maggior parte delle canzoni, non lo senti neanche. Tutti ascoltano le parole, l'assolo della chitarra, al massimo il piano. Si accorgono quando intervengono i violini, o più raramente i fiati. La batteria è quella che ti fa tenere il ritmo, quella che ti fa battere i piedi, tamburellare le dita.
E poi c'è il basso. Lo devi cercare con l'orecchio teso, e poi lo devi seguire, non lasciarlo mai scappare. E senti che suona una musica tutta sua. Tiene il tempo, sì, certo, ma lo scandisce in maniera diversa da qualsiasi altro strumento. Ha un ritmo tutto suo, a volte sembra che si fermi per ascoltare gli altri, per non distogliere la tua attenzione da tutto il resto.
Perchè il basso entra in gioco senza disturbare, in punta di piedi. Non pretende niente. Non chiede la tua attenzione, come la chitarra urlante, quella presuntuosa. Negli assoli ascolti lei, per forza. E' lì che ti fa sentire quanto è brava, quanto è meglio di te, quanto è il massimo a cui puoi aspirare.
Il basso non ha bisogno di mettersi in mostra. Conosce il suo valore, sa di essere fondamentale. Tiene il tempo e contemporaneamente aggiunge un qualcosa di particolare alla canzone, qualcosa di unico. Non ha bisogno di farsi sentire da tutti. Sa che ci sarà sempre qualcuno che lo apprezzerà, qualcuno che dopo un po' si stancherà di tutte queste chitarre, di tutte queste batterie e che inizierà a cercare, ad inseguire, ad ascoltare il basso. E non lo lascerà più.
E per questo, vorrei essere un basso. Lo strumento dico. O anche solo un giro. Di basso, sempre.
E poi c'è il basso. Lo devi cercare con l'orecchio teso, e poi lo devi seguire, non lasciarlo mai scappare. E senti che suona una musica tutta sua. Tiene il tempo, sì, certo, ma lo scandisce in maniera diversa da qualsiasi altro strumento. Ha un ritmo tutto suo, a volte sembra che si fermi per ascoltare gli altri, per non distogliere la tua attenzione da tutto il resto.
Perchè il basso entra in gioco senza disturbare, in punta di piedi. Non pretende niente. Non chiede la tua attenzione, come la chitarra urlante, quella presuntuosa. Negli assoli ascolti lei, per forza. E' lì che ti fa sentire quanto è brava, quanto è meglio di te, quanto è il massimo a cui puoi aspirare.
Il basso non ha bisogno di mettersi in mostra. Conosce il suo valore, sa di essere fondamentale. Tiene il tempo e contemporaneamente aggiunge un qualcosa di particolare alla canzone, qualcosa di unico. Non ha bisogno di farsi sentire da tutti. Sa che ci sarà sempre qualcuno che lo apprezzerà, qualcuno che dopo un po' si stancherà di tutte queste chitarre, di tutte queste batterie e che inizierà a cercare, ad inseguire, ad ascoltare il basso. E non lo lascerà più.
E per questo, vorrei essere un basso. Lo strumento dico. O anche solo un giro. Di basso, sempre.
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